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Qualche giorno fa, il 15 gennaio, stavo tranquillamente passeggiando con mio figlio lungo Via Gregorio VII quando, alle 15.08, ho sentito arrivare un SMS. Ho preso l’iPhone dalla tasca interna del giubbotto e letto:
“SEXY BOOM: Abbonamento attivato. Costo 5€/sett. Scarica i contenuti su http://pianeta.tre.it/hbase/cp/proxy?pageID=3199 Info&Disatt: 05211626586.”
Mi sono precipitato a chiamare il numero di cui sopra per disattivare un servizio mai richiesto ed infatti subito dopo ho ricevuto un altro SMS:
“SEXY BOOM: Il servizio è stato disattivato. Per riattivazione vai su http://sexyboom.mobi”
Preoccupato di un eventuale addebito ho inviato immediatamente un tweet al servizio clienti Twitter del mio operatore, Tre Italia, dal tono un po’ alterato per via della situazione:
“@Tre_It ricevuto SMS di attivazione abusiva del servizio sexy boom prontamente disattivato. Vi diffido dall’addebitarmi cinque euro vergogna”
Il resto della giornata è passato così, senza altri eventi, ma il mattino seguente, 16 gennaio, controllando il traffico della mia SIM ricaricabile ho subito notato l’addebito di 5€ per l’attivazione del giorno precedente. Nessuna risposta al mio tweet, quindi ho chiamato il 133, passato tutta la trafila di voci registrate per cercare l’opzione per parlare con un operatore, senza successo. Mi sono di nuovo rivolto a Twitter scrivendo di nuovo al servizio clienti:
“@Tre_It Scrivo qui e non rispondete, chiamo il 133 e non posso parlare con operatore, cosa devo fare? Mi avete sottratto 5 euro abusivamente”
Dopo pochi minuti ho ricevuto la loro risposta, nella quale mi chiedevano di contattarli con un messaggio diretto sempre su Twitter:
“@lucaspeed Mandaci pure segnalazione in DM #SocialCare3”
La mia segnalazione è stata semplicemente:
“d Tre_it servizio sexy boom attivato abusivamente a 5€, non richiesto e disattivato appena ricevuto SMS su num 3******003, esigo il rimborso, grazie”
Il giorno seguente, 17 gennaio, ho ricevuto da Tre il seguente messaggio diretto:
“d lucaspeed Ciao,ti informiamo che il servizio in oggetto è un servizio in abbonamento consistente in contenuti scaricabili la cui attivazione può avvenire solo in uno dei seguenti modi: da portale 3 App&Store, da m-site (siti internet mobili) esterni di fornitori di servizi in abbonamento o tramite banner di advertising presenti su siti web o presenti in applicazioni. Per attivare il servizio, il Codice di Autoregolamentazione Servizi Premium (CASP) richiede che il cliente debba cliccare sul tasto di attivazione presente nella pagina di acquisto, confermando la piena ed inequivocabile consapevolezza e volontarietà nella sottoscrizione del servizio. Il rapporto contrattuale sorge infatti tra la Società che fornisce lo specifico servizio attivato ed il Cliente stesso, nel momento di adesione al servizio offerto, con totale estraneità di 3 a tale rapporto. In ogni caso abbiamo provveduto a disattivare gli abbonamenti che risultavano attivi. Ad ogni buon conto 3, ritenendo che il tuo reclamo denoti buona fede nella inconsapevolezza dell’avvenuta attivazione ed in ragione dell’essere questo un episodio singolo, ti ha erogato una ricarica omaggio di 10 euro per i 2 contenuti scaricati dalla tua utenza,certi di farti cosa gradita. Ti invitiamo pertanto a porre attenzione durante la navigazione, in quanto come già detto sopra, non sono previsti ulteriori rimborsi”
Per lo meno questo è quello che hanno scritto loro, quello che io ho letto è “BLA BLA BLA BLA E’ COLPA TUA”. Si può dire su internet che mi giravano le palle a manetta? Incazzato come non mai ho voluto rispondere per filo e per segno a Tre cercando di spiegare la situazione nella quale questa attivazione è avvenuta, scrivendo loro questo messaggio:
“d Tre_It Vi ringrazio per la risposta e la ricarica, ma tengo a precisare quanto segue: sul mio telefono non sono presenti applicazioni di terze parti a parte due o tre che non sono giochi o app gratuite ma strumenti di lavoro profumatamente pagate quindi non è possibile che abbia cliccato su qualche banner (mai VISTO un banner in senso assoluto sul mio iPhone) e soprattutto anche avendolo fatto non avrei mai e poi mai approvato l’abbonamento SE mi fosse stato richiesto; non visito siti con giochini e simili; inoltre non ho scaricato mai contenuti dalla mia utenza sfruttando quell’abbonamento essendomi limitato a disattivare l’abbonamento MENO DI DIECI SECONDI DOPO AVERE LETTO L’SMS DI ATTIVAZIONE! Quando mi è arrivato questo SMS stavo tranquillamente passeggiando con il telefono in tasca ed è abbastanza complicato attivare abbonamenti con il pensiero. Credetemi, sono oltre venti anni che mi occupo di assistenza tecnica hardware e software sui tre principali sistemi operativi quindi non state parlando con un novellino. Volevo che fosse chiaro tutto questo perché questa cosa non è successa soltanto a me ma a molte altre persone a giudicare da quello che si legge sui forum. Capisco che ci siano aziende che giochino sulla buona fede altrui attivando a caso abbonamenti che, anche se vengono disattivati immediatamente, fruttano almeno 5 euro ad utenza. Quello che mi chiedo è perché una società come la vostra avalli comportamenti di tal guisa. Anni fa sono passato con entrambe le mie utenze a Tre proprio per evitare cose simili che accadevano con Wind. Non mi fa piacere sapere che succeda anche con voi, e, se è successo a me che sono un informatico e sono “scafato”, figuriamoci cosa possa accadere agli altri. Tra l’altro, per cautelarmi ho cambiato da tempo i DNS sul mio apparato (sì, si può fare…) e non c’è possibilità alcuna di andare sul portale 3 con altri DNS. Se il provider di contenuti è tenuto a richiedere una conferma di attivazione, e non lo fa, siete voi che siete tenuti a controllarlo, noi utenti non possiamo, siamo carne da macello. In ogni altro caso, c’è una breccia importante nella vostra sicurezza. Vi ringrazio per l’attenzione e vi chiedo cortesemente di disattivare del tutto la possibilità di attivare abbonamenti di questo tipo sulle mie due utenze 3**.****003 e 3**.****144 così da evitare spiacevoli inconvenienti in futuro. Con immutata stima, Luca Pagliero”
A quanto pare, e questo bisogna riconoscerlo, in Tre Italia cercano di curare le relazioni con il cliente più di quanto facciano gli altri operatori. Infatti il mattino seguente, 18 gennaio, ho ricevuto questo messaggio:
“d lucaspeed Abbiamo girato internamente la tua segnalazione, ti facciamo sapere prima possibile! #SocialCare3”
Sono rimasto in paziente attesa di notizie durante il weekend (non che mi aspettassi risposte di domenica) e lunedì mattina, 20 gennaio, ricevo la loro risposta:
“d lucaspeed Ciao Luca, con il nostro precedente script, abbiamo cercato semplicemente di rispondere alla tua domanda circa la modalita’ di attivazione tecnica di questi tipi di servizi, che nello specifico, si contraddistinguono in due tipologie: sms e contenuti.Gli sms premium sono inerenti prevalentemente a servizi attivabili inviando messaggi a numerazioni particolari (solitamente in decade 4): alcuni esempi pratici possono essere notizie di cronaca, calcio, od anche i semplici avvisi di movimentazione dell’estratto conto bancario e della carta di credito (in base alla banca utilizzata). A questo proposito, ti informiamo che possiamo provvedere a bloccare questi servizi a fronte della tua richiesta, conscio del rischio che vengano sospesi eventuali sms bancarie della carta di credito. La seconda tipologia invece, i contenuti, sono quei servizi che si possono attivare solo ed esclusicamente (non ci sono altre modalita’ di attivazione) cliccando sui banner pubblicitari a volte presenti sulle applicazioni/giochi gratuite, scaricabili dall’Apple Store (in caso di telefoni iPhone), dall’Android Market (in caso di terminali Samsung) o dall’OVI Store (per telefoni Nokia). Ti assicuriamo che non è tecnicamente possibile che l’attivazione avvenga se l’utente, la cui sim viene riconosciuta dal server dell’applicazione, non clicca sulla pagina o sul contenuto stesso.La stessa circostanza che tu riferisci di avere il terminale in tasca, è perfettamente compatibile con qaanto ci hanno riportato anche molti clienti, che a causa di un contstto accidentale sulla loro tastiera, col telefono mentre nella tasca della giacca (senza blocco tastiera),muovendosi hanno involontariamente cliccato sul tasto centrale di accesso al web ed al portale deteminando l’attivazione dei contenuti, un po’ come avviene che si attivi la macchina fotografica del telefono a causa di un contatto accidentale se non si bloccaa la tastiera. Nel caso specifico, ti consigliamo sempre di prestare attenzione nell’utilizzare quelle applicazioni, e di contattarci nel caso in cui dovessi ricevere delle notifiche relative a giochi/suonerie/sfondi, in maniera da poter fare sempre dei controlli puntuali A differenza degli sms premium sopracitati per cui possiamo inserire un barring preventivo sulle numerazioni in decade 4, per i contenuti wap billòing cio’ non è possibile”
In poche parole, ho premuto accidentalmente il tasto centrale che il mio iPhone, che è anche in una custodia rigida, non ha e mi sono collegato al portale Tre che non è accessibile dal mio telefono. Ma bravi, complimenti! E poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata…
Nel frattempo ho notato nella mia timeline un retweet del servizio clienti Tre, di un altro utente:
“Un grazie pubblico alla @Tre_It , che mi ha restituito 5€ di un servizio non richiesto! pic.twitter.com/nuhuAFkl92”
Quindi in Tre mentono sapendo di menta! Ma non siamo tutti cretini. Mi chiedo quante persone abbiano fottuto con questo sistema. Ho deciso allora di contattare questo utente:
“@mik***** perdonami la domanda, per caso il problema con 3 era una attivazione indesiderata del servizio sexy boom? A me è successo.”
La sua risposta non si è fatta attendere:
“@lucaspeed , a me era il servizio red girls. E sono sicuro di non aver cliccato su nessun banner pubblicitario.”
Aspetta, questo fatto mi ricorda qualcosa… Ho risposto all’utente informandolo che volendo è possibile limitare l’accesso degli smartphone al portale Tre semplicemente cambiando i DNS:
“@mik***** risultava anche lo scaricamento di 2 contenuti. E dal mio iPhone non si può andare sul portale 3 perché ho cambiato i DNS :)”
A questo punto poteva bastare. La situazione era davvero kafkiana. Era abbastanza chiaro che qualcuno stava facendo attivazioni a casaccio sperando di prendere almeno i 5€ della prima settimana, da moltiplicare per n-mila attivazioni, fanno 5*n-mila euro. In breve un bel mucchio di soldi. Anche volendo, Tre non avrebbe potuto replicare di fronte all’evidenza della truffa (non di Tre ma di aziende che si appoggiano al loro portale). Siccome però sono un fesso e non so tenermene una, mi sono sentito in dovere di replicare al messaggio di Tre, punto su punto:
“d Tre_It Vi ringrazio per la risposta. Quello che intendevo farvi capire, e come me credo diverse altre persone con le quali sono in contatto via Twitter, è che se una azienda qualunque tipo questa sexy boom o red girls decide di attivare A VOSTRA INSAPUTA un abbonamento su dei numeri telefonici a caso, poi a pagare siamo noi utenti. Siamo allora tutti degli idioti? Chi controlla queste “aziende”? Di chi è l’onere della prova? Come si può DIMOSTRARE che un servizio è stato espressamente richiesto dall’utente? L’unica cosa CERTA è che sul mio iPhone questi banner non ci sono mai stati. Le tre o quattro applicazioni che ho (se volete posso elencarvele) non hanno MAI visualizzato nessun banner. Quindi non posso averlo attivato io. Neanche per sbaglio, non sono un utonto e per me l’iPhone è uno strumento di lavoro, non un gioco. Per giocare ho un iPad che ho preso espressamente solo wifi per evitare sorprese. L’altra domanda che non ha ancora avuto risposta è la seguente: per accedere al portale 3 e scaricare contenuti bisogna usare i DNS di 3 altrimenti il portale non è accessibile. Ora, siccome sul mio iPhone i DNS che uso NON sono quelli di 3 (verificabile quando volete), come ho fatto a scaricare i due contenuti che mi avete rimborsato? Mi pare evidente che qualcosa non quadra, ed il fatto che avete rimborsato anche altre persone non fa che confermare questo fatto. Mi avete rimborsato e ve ne ringrazio, ma cose del genere in un mondo perfetto non dovrebbero accadere affatto. Peccato che siamo in Italia. Se dovesse accadere di nuovo, visto che come mi avete scritto “non ci saranno altri rimborsi”, l’unica via sarebbe una denuncia contro ignoti alle autorità competenti (authority, polizia postale) così da capire finalmente come possano attivarsi da soli degli abbonamenti. Sono molti anni ormai che sono cliente 3, pensate che 11 anni fa lavorando in un negozio di telefonia io stesso ho portato a 3 i suoi primi clienti con i precontratti con i videofonini NEC, è un’azienda che stimo e non vorrei essere costretto a lasciarla per colpa di qualcun altro che vuole fare il disonesto. Grazie e buon lavoro.”
Ad oggi, 25 gennaio, non ho avuto risposta. Non credo che l’avrò mai. Sono convinto che si possa dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio (tabulati telefonici, log di connessione, ecc.) se una richiesta è partita da uno specifico terminale, quindi in una ipotetica causa dovremmo essere al sicuro. Come difenderci? Cambiare operatore non è una soluzione praticabile, queste aziende possono attivare abbonamenti su qualsiasi numero telefonico, anzi il mio consiglio è “se capita, ed il vostro operatore vi rimborsa, non cambiatelo”. Il rischio è di cambiarlo e capitare con quello che se ne frega e non vi rimborsa. Bisognerebbe andare in causa, ma ne vale la pena per 5€? L’unica soluzione sarebbe imporre agli operatori di dare ai propri clienti l’opportunità di rinunciare del tutto alla possibilità di attivare questi abbonamenti, un po’ come capita ai numeri 144-166 sulle linee telefoniche classiche. La legge inoltre prevede che anche se si clicca inavvertitamente su un link di attivazione, prima di attivare l’abbonamento deve essere richiesta all’utente la conferma con una finestra successiva. Invece no. Di fatto, non accade. Ma chi controlla? Lo Stato se ne fotte, troppo preso a cercare rimedi per salvare culi e poltrone ai politici nostrani per preoccuparsi dei problemi, financo piccoli, della gente normale. Gli operatori fanno il minimo indispensabile perché, alla fine della fiera, questi servizi portano soldi (tanti) nelle casse dell’azienda. Possiamo difenderci da soli, ma purtroppo usiamo delle armi spuntate. Vi lascio con l’immagine del mio iPhone, triste perché non può collegarsi al portale Tre, con la promessa di aggiornare l’articolo in caso di ulteriori sviluppi.
