L’elefante nella stanza

Dopo l’articolo su GNU/Linux vorrei parlarvi di quello che nella mia vita “social” ha preso il posto di Twitter, che ho abbandonato dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk: Mastodon.

Mastodon è una piattaforma di social media che si distingue per il suo modello federato, che permette agli utenti di connettersi e interagire senza essere vincolati a una singola entità centralizzata. In pratica, Mastodon non è un unico sito, ma una rete di server indipendenti, noti come “istanze”, che possono dialogare tra loro, creando una struttura decentralizzata e più libera rispetto ai tradizionali social media centralizzati come Facebook o Twitter.

Questa federazione è fondamentale per garantire la libertà di espressione, la privacy e il controllo sui propri dati. Ogni istanza su Mastodon è gestita autonomamente e può stabilire le proprie regole, permettendo una gestione più personalizzata delle interazioni e una maggiore tutela degli utenti. Inoltre, grazie a questo sistema distribuito, non esiste una singola entità che possa monopolizzare i contenuti o manipolare gli algoritmi in base a logiche commerciali.

L’importanza di un social federato come Mastodon risiede anche nella possibilità di sfuggire al controllo dei colossi tecnologici che dominano la scena digitale. In un’epoca in cui la centralizzazione dei dati e l’influenza delle piattaforme sui comportamenti sociali sono cresciuti esponenzialmente, Mastodon rappresenta un’alternativa che promuove la diversità, la trasparenza e la sovranità digitale.

In sostanza, Mastodon non solo offre un’alternativa alle piattaforme tradizionali, ma apre anche la strada a un futuro digitale più inclusivo e democratico.

Per chi fosse interessato, mi trovate come @lucaspeed@mastodon.uno

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Apologia di Linux Mint, in otto punti

Linux Mint è una distribuzione del sistema operativo GNU/Linux che ha guadagnato un’enorme popolarità grazie alla sua interfaccia utente semplice, stabile e altamente personalizzabile.
Distrowatch lo pone al primo posto con un considerevole distacco dal secondo, MX Linux. Con una community attiva e una costante evoluzione, Linux Mint è una scelta ideale per chi desidera un sistema operativo alternativo a Windows o macOS per l’uso quotidiano. Se stai considerando di passare a Linux Mint come sistema operativo principale per il tuo PC di casa, ecco alcuni motivi per cui questa scelta potrebbe essere vantaggiosa.

  1. Un’interfaccia intuitiva e familiare

Una delle caratteristiche che distingue Linux Mint dalle altre distribuzioni Linux è la sua interfaccia utente. Mint offre tre varianti di desktop environment: Cinnamon, MATE e Xfce, ognuna delle quali può essere adattata alle preferenze dell’utente. Tra queste, Cinnamon è la più popolare e si ispira all’interfaccia di Windows, il che rende il passaggio da un PC Windows a Linux Mint particolarmente facile per i principianti.

L’interfaccia di Cinnamon è moderna e pulita, con un menu di avvio simile a quello di Windows, ma con funzionalità aggiuntive che migliorano l’esperienza dell’utente, come l’integrazione dei programmi più utilizzati nella barra delle applicazioni e il supporto per le finestre a schede.

  1. Semplicità e stabilità

Linux Mint è conosciuto per la sua stabilità. Basato su Ubuntu LTS (Long Term Support), offre un sistema che riceve aggiornamenti regolari e supporto a lungo termine, ma senza sacrificare la stabilità del sistema. Questo lo rende ideale per un uso quotidiano senza interruzioni o problemi imprevisti.

A differenza di altre distribuzioni più orientate verso gli utenti esperti, Linux Mint fornisce una configurazione iniziale più semplice e una gestione dei pacchetti intuitiva, con il suo Software Manager che permette di scaricare, installare e aggiornare facilmente le applicazioni. Inoltre, la distribuzione fornisce un supporto ampio per driver hardware, evitando problemi di compatibilità che potrebbero verificarsi su altre piattaforme.

  1. Alta personalizzazione

Una delle ragioni per cui gli utenti Linux sono così entusiasti della loro piattaforma è la possibilità di personalizzare ogni aspetto del sistema. Linux Mint non fa eccezione. Con pochi clic, puoi modificare l’aspetto e il comportamento del sistema operativo, dalle icone alla gestione della finestra. Puoi anche installare facilmente temi e aggiungere funzionalità tramite il Cinnamon Spices, un marketplace di estensioni e app che ti permette di arricchire il tuo desktop.

Inoltre, puoi scegliere tra una vasta gamma di applicazioni open source che offrono alternative gratuite a software commerciali, eliminando i costi di licenza e mantenendo il controllo completo sul tuo sistema.

  1. Performance e leggerezza

Linux Mint è noto per la sua efficienza nell’utilizzo delle risorse del sistema. Le varianti MATE e Xfce, in particolare, sono molto leggere e adatte a macchine con hardware meno potente, come PC più vecchi o portatili con risorse limitate. Anche la versione Cinnamon, pur essendo la più avanzata in termini di funzionalità, è abbastanza leggera da funzionare bene anche su computer non recenti, a condizione che abbiano risorse minime decenti.

Questo significa che Linux Mint è in grado di dare nuova vita a computer più datati, migliorando la loro velocità e reattività senza bisogno di aggiornamenti costosi.

  1. Supporto a software di terze parti e compatibilità con i file Windows

Linux Mint è compatibile con un’ampia varietà di applicazioni, sia native che per Windows, grazie a strumenti come Wine e PlayOnLinux. Ciò significa che puoi eseguire molte applicazioni Windows sul tuo PC Linux Mint senza troppi problemi.

Inoltre, Mint supporta nativamente file di formato MS Office e può aprire documenti, fogli di calcolo e presentazioni senza bisogno di software aggiuntivi, utilizzando programmi come LibreOffice, che è preinstallato.

  1. Sicurezza e privacy

Un altro punto forte di Linux Mint è la sicurezza. A differenza di Windows, Linux ha una struttura di autorizzazioni utente molto più rigida che limita le possibilità di infezione da malware. Inoltre, Linux Mint non raccoglie dati sugli utenti e garantisce una maggiore privacy rispetto ad altri sistemi operativi, il che può essere un fattore importante per chi è attento alla propria sicurezza online.

  1. Aggiornamenti e manutenzione facili

Gli aggiornamenti su Linux Mint sono rapidi e non invasivi. Il sistema si occupa di scaricare e installare le nuove versioni in modo efficiente, senza rallentamenti o interruzioni significative. L’utente può anche scegliere di differire gli aggiornamenti per evitare interruzioni durante il lavoro.

Il Gestore degli Aggiornamenti di Mint è uno strumento intuitivo che semplifica l’intero processo, mentre il Gestore dei Driver aiuta a identificare e installare automaticamente i driver necessari per il corretto funzionamento del hardware.

  1. Costi ridotti e accesso al software Open Source

Linux Mint è completamente gratuito, il che lo rende una scelta economica per chiunque desideri un sistema operativo potente senza doversi preoccupare dei costi di licenza come accade con Windows o macOS. Inoltre, la maggior parte delle applicazioni che puoi installare su Mint sono open source e gratuite, il che significa che hai accesso a una vasta gamma di software senza dover pagare licenze costose.

Conclusioni

Linux Mint è un sistema operativo che si distingue per la sua facilità d’uso, stabilità e flessibilità, ed è una scelta eccellente per chi cerca un’alternativa a Windows o macOS per l’uso quotidiano su un PC di casa. Se desideri un sistema che sia sicuro, efficiente, ricco di funzionalità e che ti permetta di risparmiare, Mint è una delle migliori opzioni disponibili.

Che tu sia un principiante o un utente più esperto, Linux Mint ti offre una piattaforma che non solo soddisfa le tue esigenze informatiche quotidiane, ma ti offre anche l’opportunità di esplorare l’affascinante mondo dell’open source.

Homepage di Linux Mint: https://www.linuxmint.com

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Piccoli passi

Oggi è passato a trovarmi un amico con un dono prezioso: quattro altoparlanti PA da 150W ciascuno. Non ho ancora mollato con il mio sogno di costruire la casetta in legno dove poter suonare senza disturbare nessuno, e questi altoparlanti, uniti al mixer amplificato 6 canali e all’impianto voci che già possiedo, sono un bel passo avanti. Peccato che negli ultimi tre anni il prezzo del legname, anche da costruzione, è praticamente triplicato; ai prezzi del 2020 avrei già costruito il costruibile da un pezzo, invece mi tocca aspettare tempi migliori. Ma non demordo.

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Finalmente vivo

Oggi sono tornato a suonare in gruppo dopo quasi 3 mesi.
Devo dire che nonostante fossimo soltanto in 4 (su 7) mi sono divertito come il primo giorno, anche se dover cantare E suonare mi stressa tantissimo.
Sono una di quelle persone che se deve fare le due cose separatamente ci riesce abbastanza dignitosamente, a farle insieme non faccio bene nessuna delle due.
In ogni caso preferisco suonare che cantare, e probabilmente anche chi ascolta preferisce sentirmi soltanto suonare… 🙂
In ogni caso, una band ai minimi termini per me è il massimo, è tutto molto più dettagliato, e ovviamente anche gli errori si sentono di più quindi è più difficile.
Avere la sala prove “di proprietà” è tutta un’altra cosa rispetto ad andare a provare in altri posti, e magari nemmeno sempre gli stessi.
Non solo perché lasci gli strumenti sul posto e ti eviti un trasloco ogni volta ma perché suonare con il tuo amplificatore ti permette, almeno a me che sono un bassista, di avere sempre QUEL suono, che in sala prove devi sempre ricercare visto che chi viene prima di te ha regolato l’amplificatore in base al suo gusto, e perdi tempo, e magari una volta cambi sala o trovi un ampli diverso, insomma è un casino.
Comunque, se vi capita di andare in giro e vedere il nostro logo su qualche locandina fermatevi qualche minuto ad ascoltarci, ma munitevi di pomodori, uova e frutta marcia!

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La scelta

Nella vita, spesso, si commettono degli errori.

Chi può dire di non aver mai sbagliato?

Il problema è quando l’errore avviene per una scelta consapevole fatta quando hai già in testa quel campanello di allarme che suona per avvisarti che stai per fare una minchiata.

Ma siccome sei orgoglioso (e non poco) decidi coscientemente di non ascoltarlo e vai avanti nel tuo proposito.

Mi è successo più di una volta ma mai come nell’ultima le conseguenze di quella scelta sono state scellerate. Parlo, ovviamente, di quando ho deciso di lasciare il gruppo nel quale suonavo.

Per essere onesti la scelta in sé era giusta: non c’erano più le condizioni per continuare, per via di divergenze sia nella gestione della band e del repertorio, sia perché qualitativamente non si riusciva a crescere.

E allora in cosa ho sbagliato?

Me lo sto ancora chiedendo. Me lo chiedo di giorno, mentre sono a lavoro o sto facendo qualcos’altro e sono da solo e libero di rimuginare. Me lo chiedo di notte, quando sono a letto e nel silenzio tutto si risveglia dolorosamente e non mi fa prendere sonno.

Tutto è nato come dicevo per divergenze, principalmente con una persona. Gli ho detto con rispetto tutto ciò che dovevo dirgli, più volte nel corso della nostra avventura e più volte ho ricevuto rassicurazioni che le cose sarebbero cambiate. Ma due anni dopo i problemi erano ancora lì, ed ho mollato.

Così all’improvviso mi sono trovato senza la possibilità di fare la cosa che amo di più in assoluto, e smaniavo per rientrare, ma, per farlo, avevo bisogno prima di chiarire la questione con questa persona, e visto che io avevo detto tutto ma lui no, mi aspettavo quanto meno una telefonata nella quale mi dicesse: “Andiamo a prendere un caffè io e te da soli e chiariamo la faccenda”.

Sia chiaro che non volevo delle scuse; nessuno dovrebbe scusarsi per essere fatto in un determinato modo o per avere un determinato carattere. Avevo più che altro bisogno di avere rassicurazioni per una volta sincere sul fatto che le cose dal punto di vista musicale sarebbero davvero cambiate.

Questa telefonata, malauguratamente, non è mai arrivata. Così, e forse questo è stato il mio sbaglio, nonostante le ripetute chiamate degli altri membri del gruppo, mi sono rifiutato di rientrare nella vana speranza che la chiamata arrivasse.

Dopo un paio di mesi dalla mia “dipartita” è stato chiamato un altro musicista al mio posto e la cosa si è risolta. Sono pronto a giurare che pensavo davvero che, per loro, fosse anche meglio in questo modo. Con me presente si poteva suonare solo rock e assolutamente niente di italiano. Adesso, avrebbero potuto anche diventare una cover band di Alessandra Amoroso o Annalisa.

Poi, due o tre giorni fa, il colpo di scena: ricevo la famosa e tanto agognata telefonata.

Ci incontriamo e ci diciamo tutto quello che avevamo in serbo da dirci, ed in due mesi e mezzo di cose da dire se ne accumulano parecchie ma, al contrario di quel che mi aspettassi è stato come non avere mai interrotto il nostro rapporto.

Abbiamo parlato con franchezza, stabilito cosa fare e dove vogliamo andare, ed ho visitato la nuova sala prove privata dove stava provando il resto della band. Andiamo a prendere il famoso ed agognato caffè e… sono tornato in ballo, e anche se oggi purtroppo la band ha subito un’altra defezione e non di poco conto (non so se posso parlarne per rispetto della persona in questione) da qui inizia una nuova storia che spero di poter narrare anche con video e immagini sulle pagine di questo blog.

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Dove eravamo rimasti

Da tanto tempo non aggiornavo più questo blog, all’inizio un po’ per mancanza di voglia dopo la morte del mio cane, poi avrei voluto farlo ma me ne è mancato il tempo.

Quando poi ho avuto sia voglia che tempo che argomenti, il Sig. Synology ha deciso che, dopotutto, il supporto che il mio NAS dava all’installazione di WordPress poteva e doveva essere assolutamente e tranquillamente sminchiata da uno dei numerosi updates del software di gestione, tale DSM.

Ad un certo punto con DSM7 mi sono trovato tagliato fuori dal mio stesso sito.

La mia fortuna è stata che lo avessi hostato in locale e avessi accesso in ogni caso a tutti i files della mia installazione, quindi l’impostazione era salva.

Discorso diverso per quanto riguarda il database per il quale ho dovuto risfoderare il fido PhpMyAdmin e tirarlo fuori di forza.

Ho tentato di “riparare” l’installazione ma per quanto facessi ricevevo sempre il solito errore 500, e se fate una breve ricerca sulla rete vi renderete conto che non ero il solo.

Così ho preso il coraggio a quattro mani ed ho tentato di installare wordpress in un container Docker, dove non solo sarebbe stato al sicuro da qualsiasi tentativo del cattivo Sig. Synology di bloccarmi l’accesso, ma sarebbe stato “portabile” in pochi minuti su qualsiasi altra piattaforma sulla quale potesse girare Docker, e cioè praticamente tutte, visto che gira anche sui tamagotchi…

Qui ci va una precisazione.

Per tutto questo devo ringraziare Marius Bogdan Lixandru, un ragazzo romeno che gestisce https://mariushosting.com, un sito che contiene centinaia di guide molto dettagliate per installare praticamente qualsasi cosa sul vostro Synology, ed il canale Discord da lui creato.

Grazie proprio ad una delle sue guide e ai consigli su Discord ho risolto diversi problemi che ho riscontrato nella configurazione del mio container e per questo lo ringrazio.

Ha fatto della sua passione un lavoro e se passate a trovarlo lasciate una donazione, anche di pochi euro, d’altra parte sul suo sito non ci sono pubblicità, non richiede iscrizioni di nessun tipo, non raccoglie i vosti indirizzi IP, e-mail, e non ci sono link referral di Amazon o altri store. Non ci sono pop-up e nemmeno cookies. Cosa volete di più?

Ciò detto, eccoci qui, si riparte, sperando che la voglia stavolta sia qui per restare.

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