Astronomy Domine

Credo che, in assoluto, la domanda più inflazionata in campo astronomico sia “Ci sono altre forme di vita intelligente nell’Universo?”.
Ora, volendo sorvolare sul fatto che nutro fortissimi dubbi che esistano delle forme di vita intelligente persino sul nostro pianeta, sapere se queste forme di vita extraterrestri ci siano o meno è ovviamente di importanza fondamentale. In realtà, potrebbero esistere ORA migliaia di civiltà, il punto è: fino a che punto sono progredite? Su altri pianeti potrebbero vivere esseri ancora allo stato primitivo come esseri tecnologicamente molto più avanzati di noi. Per quanto ne sappiamo potrebbero esserci state altre civiltà ora estinte, o potrebbero essercene nel futuro quando saremo estinti noi. Quello che cerco di dire è che non sappiamo niente. Ma quando anche avessimo la certezza che esiste una civiltà molto progredita, che ha sviluppato una qualche forma di viaggio interstellare e che è in grado di visitarci, dovremmo spostare l’attenzione su un’altra domanda: siamo davvero sicuri che sia una cosa buona essere visitati da questi alieni?
Non è un discorso razzista e neanche ho paura dell’invasione aliena.
Dimenticate per un attimo gli alieni cattivi di Independence Day o La Guerra dei Mondi, immaginate invece una razza di alieni pacifici e desiderosi di diffondere la loro tecnologia e le loro scoperte ad altre forme di vita. Magari anche antropomorfi per soddisfare il nostro gusto estetico.
Devo essere onesto, io non vorrei MAI che la razza umana venisse portata a conoscenza di strumenti e mezzi per poter portare i nostri conflitti e la nostra vergognosa ingordigia su altri mondi. Non vorrei mai un’astronave che possa portare la nostra specie su un altro pianeta da devastare.
Non siamo pronti per tutto questo.
Credo che una società tecnologica progredita che conosca il viaggio interstellare abbia dovuto superare conflitti interni e divisioni per giungere a questo traguardo prima di autodistruggersi in un olocausto nucleare o di morire di fame per mancanza di risorse e sovrappopolazione.
Non voglio neanche immaginare gli utilizzi cui i nostri lungimiranti governi potrebbero pensare per le nuove tecnologie che ci venissero donate.
Sono troppo pessimista? O forse finora nessuno ha mai agito in modo da farmi pensare che possa accadere l’opposto?
Se potessi scegliere io cosa fare, se fossi io l’alieno che giunge su questo pianeta, sarei molto simile al Klaatu di Ultimatum alla Terra, non diffonderei conoscenza ma cercherei solo di educare gli umani al rispetto.
Perché alla fine solo di questo si tratta.
Se c’è rispetto possiamo appartenere a religioni, culture, razze, etnie, paesi, lingue, continenti diversi ma l’uno non tenterebbe di prevaricare l’altro. Non cercherebbe di lucrare sull’altro. Ma da soli, evidentemente, non riusciamo a capirlo.
Spiace vedere che il 90% dei conflitti sono causati dalle religioni. La religione parla di pace e invece avvelena il mondo, ragazzi. Qualunque essa sia. Una visita di una civiltà aliena potrebbe forse aprirci gli occhi anche su questo. Se a visitarci fosse una specie di insetto o di polipo o di vattelappesca hai voglia a dire “a sua immagine a somiglianza”! Paul insegna…
Nel mio piccolo, ai miei figli sto cercando di insegnare solo tre regole: essere cortesi, essere cortesi, essere cortesi.
Basta poco. E’ difficile entrare in contrasto con qualcuno che è calmo, paziente e disponibile.
E’ un piccolo sforzo che tutti potrebbero e dovrebbero fare, facciamoci trovare pronti, e se nessun alieno venisse a trovarci, bè, ci avremmo comunque guadagnato.

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Dieci ragioni per le quali l’ateismo è superiore alla religione.

doctor god

Di Nat Queen, Professore di Matematica e Fisica della University of Birmingham, (articolo originale) tradotto e pubblicato con il consenso dell’autore.

1. Quale religione?

Ci sono molte religioni diverse, ed ognuna afferma di essere quella ‘vera’, con l’ovvia implicazione che tutte le altre siano false. La maggior parte delle religioni include anche molte sette differenti con dottrine mutualmente incompatibili. Ogni religione è ardentemente difesa dai suoi seguaci esattamente come le altre. Ovviamente non possono tutti avere ragione, ma possono avere tutti torto! E’ risaputo che bambini cresciuti in una famiglia di una particolare religione quasi inevitabilmente finiscono con l’aderire a quella religione. Questo indottrinamento è una forma di abuso sui minori. Se gli stessi bambini fossero cresciuti in famiglie differenti, i risultati sarebbero stati senza dubbio diversi. Così, la particolare religione adottata da molti individui è puramente un incidente di nascita. Anche se le dottrine di una particolare setta religiosa fossero giuste, tutte le altre sarebbero sbagliate. Ne consegue logicamente che la religione di una persona qualsiasi non è, quasi certamente, quella vera. In assenza di prove obiettive, è più razionale rigettare tutte le religioni piuttosto che adottarne una a caso. Se dio esistesse, potrebbe non approvare che le persone seguano una falsa religione!

[Nota: Poiché tutte le religioni hanno idee diverse a proposito dei loro dei, per semplicità ci riferiremo a tutti questi dei genericamente come ‘dio’, utilizzando la terza persona maschile per definizione]

2. Dove è la prova?

Non c’è uno straccio di prova in favore di nessuna religione. Libri antichi scritti quando le persone avevano poca comprensione scientifica del mondo naturale, senza prove indipendenti a confortare le loro affermazioni, non meritano una seria considerazione, anche se milioni di persone li riveriscono. Ci sono altrettante persone che seguono altre superstizioni che il resto del mondo considererebbe completamente infondate ed anche risibili. Gli antichi dei Greci e Romani erano basati su credenze consacrate ed abitudini seguite con fervore da innumerevoli persone. Perché l’idea moderna di dio dovrebbe essere migliore? Logicamente, non c’è differenza – semplicemente, non ci sono prove. Gli apologeti religiosi, che non hanno argomenti razionali a supporto delle loro credenze, spesso sfidano gli atei a provare che dio non esiste. Ovviamente, non è possibile provare la non-esistenza di dio, allo stesso modo in cui nessuno può provare la non-esistenza della fatina dei denti, degli unicorni, o di altri esseri immaginari. Se qualcuno afferma che qualche improbabile entità esiste, l’onere di fornire una prova ricade su quella persona. Credere in cose per le quali non ci sono prove oggettive merita solo il ridicolo, non il rispetto.

3. Dio è uno spregevole mostro malvagio

Dov’è il grande e compassionevole dio sul quale molte delle moderne religioni sono basate? Se un tale dio avesse davvero a cuore le persone del mondo e fosse potente come le religioni moderne affermano, potrebbe sicuramente rendersi noto a tutti in maniera incontrovertibile, dissipando così i dubbi e rivelando allo stesso tempo quale religione, se ce n’è una, è quella vera. E’ imbarazzato nel mostrarsi? Dov’era questo dio durante l’Olocausto e gli altri genocidi e massacri attraverso la storia, per non citare i disastri naturali che causano indicibili sofferenze tra gli innocenti? Dormiva? Era in vacanza? Si stava semplicemente godendo lo spettacolo perché è sadico? Troppo annoiato da tutto questo per preoccuparsi di intervenire? Puniva buoni e cattivi insieme per vendicarsi delle infrazioni di qualche persona? Un dio così ottuso, vendicativo e maligno sarebbe oltre il disprezzo, più malvagio di Hitler. Ma ovviamente non c’è motivo razionale di pensare che dio esista.

4. Perché preoccuparsi?

E’ ridicolo immaginare che un dio con il carattere affermato da molte religioni moderne possa davvero essere così egocentrico ed egoista da chiedere o anche solo aspettarsi che le persone gli rendano costantemente omaggio. Sarebbe un problema per lui che persone intelligenti non credano nella sua esistenza in assenza di ogni prova verificabile? In effetti, per un essere che ha creato l’intero Universo, tutta la popolazione umana sarebbe difficilmente notata! In una scala cosmica non c’è niente di ‘speciale’ nel nostro pianeta. La Terra gira intorno al Sole, che è una stella a malapena nella media alla periferia esterna della Via Lattea, galassia che contiene molti miliardi di altre stelle, molte con i loro propri pianeti, e ci sono 100 miliardi di galassie solo nell’Universo conosciuto. Gli scienziati sono convinti che sono innumerevoli i pianeti che possono ospitare la vita. Se un essere super intelligente potesse osservare l’intero Universo, la piccola chiazza della popolazione umana sulla Terra non sarebbe più importante di quanto lo siano per noi le formiche in un particolare giardino. Poiché non c’è prova che dio interagisca con il mondo, perché dovremmo avere qualche interesse negli strani rituali delle religioni moderne?

5. La religione è uno spreco di tempo ed energia

Pensate a tutto il tempo e l’energia spesa dalle persone religiose a predicare, pregare, cantare inni, salmodiare, borbottare, inchinarsi, inginocchiarsi, genuflettersi, fare movimenti innaturali con le mani, indossare indumenti religiosi o amuleti, digiunare, visitare santuari o ‘santoni’, fare pellegrinaggi, fare processioni, eccetera. Non esistono prove che alcuna di queste attività abbia mai prodotto risultati positivi. Oltretutto, ci sono stati numerosi incidenti quando disastri naturali o brutali omicidi sono capitati mentre grandi assemblee stavano presenziando a servizi religiosi in chiese o templi. Immaginate quanto potrebbe essere fatto se tutto il tempo, l’energia e le risorse assegnate a riti religiosi senza senso fossero deviate in scopi produttivi!

6. Non c’è bisogno dell’ipotesi dio

Gli antichi hanno inventato dio per dare una motivazione ai fenomeni naturali che non potevano spiegare in alcun altro modo – fulmini e tuoni, vulcani, cicli meteorologici e climatici, alluvioni, epidemie, il moto apparente dei corpi celesti in cielo, eccetera. Oggi, ognuno di questi fenomeni naturali è compreso dalla scienza. I princìpi generali dell’evoluzione Darwiniana sono il motivo della grande diversità delle forme di vita sulla Terra e spiegano in maniera convincente come forme di vita complesse, incluse le specie umane, si sono evolute da forme di vita più primitive, ed effettivamente ci sono prove sempre più abbondanti di questo. La cosmologia moderna ci ha reso capaci di capire come processi fisici che accadono naturalmente portano alla formazione di stelle e pianeti come la Terra. Non c’è bisogno di evocare spiegazioni soprannaturali per nessun fenomeno conosciuto. I fisici hanno oggi anche teorie plausibili per l’origine dell’Universo stesso. Nonostante molti dettagli rimangano incerti, il fatto che la scienza moderna offra delle possibili spiegazioni fisiche naturali di tutti i fenomeni conosciuti vuole dire che dio è ridondante. Il ‘dio delle lacune’ è morto!

7. L’ipotesi dio solleva più domande che quelle a cui risponde

Gli apologeti religiosi spesso dicono che dio, come creatore, fornisce una spiegazione semplice al perché siamo qui, e che questo spiega anche l’origine dell’Universo, come una ‘causa prima’. E’ vero esattamente il contrario – non spiega nulla! Un dio che ha progettato tutte le entità osservabili, incluse le molte forme di vita complesse, avrebbe dovuto essere una entità ancora più avanzata. Chi o cosa ha creato quel dio? Ciò conduce soltanto ad una infinita regressione. La risposta che dio è sempre esistito è semplicemente assurda. Che cosa ha fatto per tutta l’eternità finché ha finalmente deciso per qualche ragione che sarebbe stata una buona idea creare l’Universo? L’ipotesi alternativa che dio all’improvviso è balzato nell’esistenza è egualmente assurda. La natura del mondo contraddice chiaramente il personaggio del dio delle moderne religioni. Se dio è infinitamente buono, onnisciente ed onnipotente, perché la sua creazione è così imperfetta da produrre costantemente disastri naturali e malattie spaventose che si traducono in sofferenza indiscriminata, anche tra le persone più devote ed innocenti? Il cliché ‘dio lavora in modi misteriosi’ è soltanto un bidone.

8. La religione è fonte di malvagità

Attraverso la storia, i fanatici religiosi hanno intrapreso guerre sante e crociate, saccheggiato, torturato ed assassinato ‘eretici’ ed ‘infedeli’ semplicemente perché avevano differenti credenze. Hitler, che privatamente era un fedele cattolico, cercò di sterminare gli ebrei. Lo stato ebraico di Israele impose politiche di apartheid sui suoi abitanti arabi. Musulmani sciiti e sunniti si uccidono tra loro indiscriminatamente in Iraq. Le tensioni tra indù e musulmani che hanno accompagnato la creazione del Pakistan grazie alla separazione dall’India hanno portato alla perdita di centinaia di migliaia di vite. Sanguinosi conflitti tra protestanti e cattolici in Irlanda del Nord sono proseguite per decenni. La chiesa cattolica non si è mai scusata per il suo stretto collegamento con il regime nazista in Europa. La posizione bigotta del Papa su controllo delle nascite ed aborto è responsabile di indicibili sofferenze e morti. Alcune nazioni islamiche praticano punizioni barbare, come decapitazione e lapidazione, nel nome della religione. Varie religioni predicano mutilazioni genitali, metodi disumani di macellazione degli animali, eccetera. La religione riempie alcune persone di un tale odio verso gli altri che li fa diventare attentatori suicidi. La lista di atrocità e di crimini contro l’umanità dovuta alla religione è infinita. I difensori della religione amano dire che tutte queste cose non combaciano con lo spirito della loro religione. Ma i libri ‘santi’ sui quali le loro religioni sono basate non sono migliori. Chiunque esamini con attenzione la bibbia può leggere che dio ha inviato epidemie, ordinato omicidi e genocidi, ordinato sacrifici umani, legittimato la schiavitù, eccetera. Il corano, ugualmente malevolo, promuove saccheggio, tortura, stupro ed omicidio.

9. La religione è disumanizzante

Le persone religiose seguono vari dogmi senza pensare e sono indottrinate a non chiedere spiegazioni sulle affermazioni senza sostanza dei loro leader religiosi. Per contrasto, gli atei sono più propensi ad avere una mente inquisitiva, a pensare da soli, ed a formare credenze basate solamente sul peso delle prove. Una comprensione scientifica dei fenomeni naturali fisici e biologici ispira molto più timore che l’ingenua credenza che dio è responsabile per tutto. Come è possibile che qualcuno non sia impressionato dalla moderna cosmologia, che spiega la formazione di galassie, stelle e pianeti, dall’evoluzione Darwiniana, che è responsabile della stupefacente diversità ed adattamento della vita, dalla biologia moderna, che spiega come le cellule si dividono e come funzionano gli organismi, o dalla meccanica quantistica, che governa la struttura dell’atomo? L’ateismo è superiore anche nella sfera della moralità. E’ molto più nobile per le persone fare delle cose perché sentono che le loro azioni sono giuste piuttosto che obbedire a delle regole religiose basate sulla minaccia che qualche invisibile entità vendicativa sta guardando ogni loro mossa. Le persone razionali sono padrone delle loro vite, non schiavi che servono un qualche inesistente dio. La religione è un insulto alla dignità umana.

10. La religione impedisce il progresso

Praticamente tutte le religioni insegnano ai loro seguaci di accettare i loro dogmi senza domande, e questo inibisce il pensiero libero ed originale e l’innovazione. Gli esempi abbondano durante la storia, fino ai giorni nostri. Un buon esempio ce lo fornisce la chiesa cattolica. Galileo Galilei, uno dei più brillanti scienziati della sua epoca, fu denunciato all’Inquisizione e perseguitato per il resto della sua vita perché insegnava che la Terra gira intorno al Sole, contraddicendo il dogma della chiesa che la Terra sedeva immobile al centro dell’Universo. Ancora peggio, il grande filosofo Giordano Bruno fu bruciato sul rogo per ‘eresia’. In tempi moderni, la chiesa cattolica preferirebbe condannare innumerevoli donne alla miseria ed alla sofferenza piuttosto che permettere loro di controllare i loro corpi tramite semplici ed indolori metodi contraccettivi, e scoraggia la ricerca sulle cellule staminali, che potrebbero migliorare o salvare le vite di milioni di persone. Negli Stati Uniti, i fondamentalisti religiosi hanno obbligato varie scuole a restringere l’insegnamento dell’evoluzione e di altre teorie scientifiche, ed invece indottrinano i bambini con le idee del ‘creazionismo’ (oggigiorno rietichettato ‘progetto intelligente’), uccidendo quindi la curiosità scientifica e la comprensione in migliaia di giovani menti inibendo il futuro progresso scientifico. In molte nazioni arretrate, persone scarsamente educate subiscono il lavaggio del cervello dai leader religiosi portandoli a credere che c’è una migliore vita dopo la morte ad attenderli. Questo diffonde disfattismo ed ammortizza la lotta per la giustizia sociale ed un miglior tenore di vita.

Conclusione (specialmente per quelli bloccati nella vecchia triste strada della religione): Non c’è nessun dio. Smetti di preoccuparti e goditi la tua vita!

Una nota finale

Una qualsiasi delle dieci ragioni sopra esposte è sufficiente per rigettare la religione. Ho scritto questa pagina per registrare i miei pensieri su questo argomento come scienziato, e naturalmente la stragrande maggioranza degli scienziati sono atei. Molto altro potrebbe essere detto su questo argomento, ma questo saggio è stato mantenuto il più corto possibile nella speranza che sarebbe stato più leggibile.

Un resoconto molto più lucido e completo del perché molti scienziati rifiutano la religione può essere trovato nel libro ‘L’illusione di Dio’ di Richard Dawkins, che raccomando di tutto cuore come ulteriore lettura.

Bill Maher Quote

 

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Ad astra

Non trovo mai niente.
Conosco però un sacco di persone che, a sentirle, riescono sempre a trovare qualche cosa.
Un telefonino, 50 euro, documenti, computer, chiavi, tablet, gioielli, zaini, portafogli e tutto un bazar di cose che la gente, distrattamente, perde. Non entro nel merito del “cerco il proprietario o me lo tengo”. Non serve. Dopotutto siamo italiani.
Queste persone che vivono la loro vita a testa bassa si considerano fortunate perché trovano sempre qualcosa.
Io no. Ma non perché sono sfortunato.
Semplicemente, sono abituato a guardare in alto. Mi capita spesso di stare di notte all’aperto a guardare le stelle, vivere in campagna aiuta e lo faccio sin da bambino (consapevole che tra una cosa e l’altra non riuscirò mai a mettere via abbastanza soldi da comprare un telescopio con i controcosi per trasformare una semplice passione in un vero hobby) e più di una volta mi è capitato di inciampare come un fesso.
Ma più che un fatto del momento è una vera attitudine per me guardare oltre. Lo faccio sempre, anche di giorno non sto mai a guardarmi i piedi come tanti ma cerco di spaziare con lo sguardo spinto da una curiosità innata. A volte penso che se ci siamo evoluti così tanto è solo grazie alla curiosità. Ho letto una frase tempo fa, di solo due parole: “Question everything”.
Rispecchia esattamente il mio modo di pensare e di vivere. Se tutti al mondo la pensassero così sarebbe un mondo n volte migliore. Ma purtroppo c’è ancora gente che crede a un suo dio, all’oroscopo, alla profezia Maya, al santone che toglie il malocchio. Accettano supinamente qualsiasi cosa viene loro detta senza farsi il minimo scrupolo di chiedersi, quantomeno, se sia minimamente possibile verificare scientificamente questa cosa.
Una persona a me molto vicina, vedendo il genere di libri che leggo (Dawkins, Hawking, Russell, Schopenauer passando per Einstein, Hack ed altri), mi ha detto che non dovrei fidarmi ciecamente di un libro scritto da un uomo come me, che per definizione è fallibile. Il pensiero che libri come la bibbia siano stati anch’essi scritti da uomini ma tanti non abbiano nessun problema a fidarsene ciecamente non l’ha neanche sfiorata.
E’ una delle tante prove che le religioni sono il male di questo mondo. Vedere il grottesco teatrino delle cerimonie religiose mi disgusta profondamente. Vedere gente che va in chiesa tutte le domeniche a battersi il petto (e a confrontare i vestiti per ostentare quello più bello) e poi quando ti incontra per strada, cristianamente, neanche ti saluta, offende la mia intelligenza.
Mi consolo sapendo che i giovani non frequentano quasi più le chiese. A malapena fanno la comunione e solo perché “è la festa dei bambini”, e questa è una speranza per il futuro. Quasi nessuno si fa più prete per fortuna, e credo davvero che di qui a cinquant’anni il cristianesimo sarà un ricordo.
E questo solo grazie all’istruzione. Per altre religioni ci vorrà molto più tempo, perché nei paesi del terzo mondo o in medio oriente l’istruzione non è una priorità, ma alla fine scienza e progresso vinceranno.
E sarò ben felice di continuare a non trovare niente.

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Un ateo Natale

Quando la gente scopre che sono ateo, mi viene spesso chiesto cosa faccio durante le feste di Natale. Si presuppone che gli atei non ‘facciano Natale’, così si stupiscono quando dico loro quanto invece mi piaccia.

La maggior parte degli atei sono cresciuti in famiglie religiose, e, di questi, la maggior parte sono cresciuti celebrando feste religiose. Abbiamo bellissimi ricordi d’infanzia del giorno di Natale, di abbuffate in famiglia, di vacanze felici e delle eccentricità dei nostri parenti. Certo, potremmo fare un po’ di rumore quando la religione tenta di sfondare il muro della separazione tra Stato e Chiesa, ma non siamo abituati a prendere a calci Babbo Natale o, come il Grinch, a rubare le calze di Natale dal caminetto. Devo ammettere che ho conosciuto atei piuttosto scontrosi riguardo a qualsiasi ipotesi di essere più allegri o festeggiare durante il periodo Natalizio. Ma storicamente la maggior parte di questo tipo di opposizione al Natale ed ai suoi simboli è venuto non dagli atei, ma dalle altre religioni. La maggior parte degli atei che conosco si godono le feste come un modo per celebrare la famiglia e gli amici, che, io credo, è davvero il significato moderno del Natale.

Alcuni cristiani mi hanno accusato di essere ipocrita perché celebro una festa cristiana. Tuttavia le celebrazioni sono una parte naturale della cultura umana, e i cristiani si sono semplicemente appropriati delle celebrazioni locali in base alle proprie specifiche credenze. Natale è ‘cristiano’ solo perché le celebrazioni pagane dell’Inverno sono state incorporate dalla Chiesa.

L’albero di Natale, che entrò a far parte della tradizione attraverso l’influenza tedesca è una tradizione recente. Gli Europei l’hanno assimilato quasi immediatamente. Gli inglesi hanno assimilato la tradizione tedesca dell’albero di Natale durante l’epoca vittoriana sotto l’influenza del principe Alberto. Gli americani, invece, sono stati probabilmente influenzati dai prussiani durante la Rivoluzione Americana così come dai tanti immigrati tedeschi emigrati nella nazione nascente. Ma i sempreverdi hanno fatto parte delle celebrazioni umane almeno fin dagli Egizi come simbolo del trionfo della vita sulla morte. Nella Gran Bretagna di epoca pre-cristiana, i druidi ponevano sempreverdi fuori della loro porta a simboleggiare l’arrivo della primavera. I cristiani adottarono il simbolismo così abilmente che usano ancora foglie di palma per celebrare il ‘trionfo’ della resurrezione di Cristo dalla tomba a Pasqua, e quindi utilizzano le ceneri di queste stesse palme per segnare la croce sulla fronte dei cattolici di tutto il mondo per indicare l’inizio della Quaresima dell’anno successivo.

Le feste hanno fatto parte della cultura umana da molto tempo prima che si adorasse un dio monoteista. Si tratta di una parte profonda della nostra natura sociale, e gli esseri umani sono senza dubbio gli animali più sociali del pianeta. Mangiare insieme, spezzare il pane mentre si raccontavano storie di antenati, di caccia, di battaglie, e viaggi, facevano parte della vita di tutti i giorni per le tribù di successo nel corso della storia umana.

Anche la musica ha il suo ruolo nell’esperienza umana universale: cantare, suonare i tamburi e ballare facevano parte della celebrazione, e questo qualsiasi particolari dei o dee le persone adorassero. Lunghe notti buie d’inverno avrebbero perso la loro tristezza con il calore di un fuoco e voci unite nel canto. Il culto non ha nulla a che vedere con il nostro amore per la musica, che è nel nostro patrimonio genetico; è una parte intima della nostra mente sociale che induce ai legami e all’amicizia.

La celebrazione non è proprietà di nessuna cultura e soprattutto di nessuna religione. Fa parte della nostra umanità.

Le famiglie e gli amici sono ciò che crea la celebrazione del periodo natalizio, e in particolare in Italia, dove vive gente di molte parti diverse del mondo, dove le culture si mescolano fin troppo liberamente, e le tradizioni cambiano da un gruppo all’altro. Possiamo vedere come festeggiare è davvero un fenomeno umano, indipendente dalla religione. Non mi sento ipocrita perché mi piacciono i molti, diversi fili del mio passato familiare. Né mi vergogno perché conosco e canto le canzoni di Natale che ho amato e che ho cantato per anni in coro a scuola o in casa. ‘Astro del Ciel’ e ‘Adeste Fideles’ sono ancora in grado di farmi uscire una lacrima perché richiamano alla mente i miei più bei ricordi d’infanzia. Perché l’indignazione religiosa deve togliermi queste cose? La festa, nonostante le proteste, non appartiene esclusivamente ai credenti.

Natale è anche un momento per ricordare familiari ed amici che non sono più con noi. Rimangono con noi sotto forma di ricordi, e se possiamo celebrare come molto più ricca la nostra vita è perché essi sono stati una parte di noi, plasmandoci, e rendendoci migliori per averli conosciuti. E così tramandiamo ai nostri figli le storie di nonni, zie, zii e altri che non potranno mai conoscere, ma che dovrebbero conoscere. Queste storie sono state raccontate dai nostri antenati sin da quando la parola esiste. Impreziositi da ogni nuovo narratore; e in fondo solo i migliori racconti sono sopravvissuti, così hanno dovuto essere racconti meravigliosamente ripetibili. Così sono cresciute le leggende delle feste, di miti, magia, meraviglia. E sì, anche questa è una parte del nostro patrimonio culturale, per il quale dobbiamo essere grati.

Come molti dei miei amici cristiani, non sono troppo appassionato dalla commercializzazione del Natale. Mi arrabbio nel vedere addobbi e decorazioni già ai primi di Ottobre e quest’anno sono particolarmente arrabbiato perché la crisi economica causa un senso di tristezza che non dovrebbe esistere durante le feste. Tuttavia, ho deciso di lasciarmi scivolare tutto addosso e voglio solo stare con la mia famiglia e passare il tempo a ridere, raccontarci storie, e guardare la gioia del Natale brillare attraverso gli occhi dei miei figli.

Natale appartiene a chiunque lo voglia, e solo perché ho rinunciato a credere in un dio non significa che abbia rinunciato a credere nell’amore e nella gioia della famiglia. Abbandonando le assurdità del cristianesimo non ho rinunciato anche alla gioia della celebrazione. Quindi, per tutti i miei amici e parenti, che siano essi religiosi o non religiosi, auguro a tutti loro un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo dal cuore e spero che ricevano questo augurio con il vero spirito con cui lo sto dando loro; quello dello spirito dell’umanità, qualcosa che tutti possiamo festeggiare.

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