Astronomy Domine
Credo che, in assoluto, la domanda più inflazionata in campo astronomico sia “Ci sono altre forme di vita intelligente nell’Universo?”.
Ora, volendo sorvolare sul fatto che nutro fortissimi dubbi che esistano delle forme di vita intelligente persino sul nostro pianeta, sapere se queste forme di vita extraterrestri ci siano o meno è ovviamente di importanza fondamentale. In realtà, potrebbero esistere ORA migliaia di civiltà, il punto è: fino a che punto sono progredite? Su altri pianeti potrebbero vivere esseri ancora allo stato primitivo come esseri tecnologicamente molto più avanzati di noi. Per quanto ne sappiamo potrebbero esserci state altre civiltà ora estinte, o potrebbero essercene nel futuro quando saremo estinti noi. Quello che cerco di dire è che non sappiamo niente. Ma quando anche avessimo la certezza che esiste una civiltà molto progredita, che ha sviluppato una qualche forma di viaggio interstellare e che è in grado di visitarci, dovremmo spostare l’attenzione su un’altra domanda: siamo davvero sicuri che sia una cosa buona essere visitati da questi alieni?
Non è un discorso razzista e neanche ho paura dell’invasione aliena.
Dimenticate per un attimo gli alieni cattivi di Independence Day o La Guerra dei Mondi, immaginate invece una razza di alieni pacifici e desiderosi di diffondere la loro tecnologia e le loro scoperte ad altre forme di vita. Magari anche antropomorfi per soddisfare il nostro gusto estetico.
Devo essere onesto, io non vorrei MAI che la razza umana venisse portata a conoscenza di strumenti e mezzi per poter portare i nostri conflitti e la nostra vergognosa ingordigia su altri mondi. Non vorrei mai un’astronave che possa portare la nostra specie su un altro pianeta da devastare.
Non siamo pronti per tutto questo.
Credo che una società tecnologica progredita che conosca il viaggio interstellare abbia dovuto superare conflitti interni e divisioni per giungere a questo traguardo prima di autodistruggersi in un olocausto nucleare o di morire di fame per mancanza di risorse e sovrappopolazione.
Non voglio neanche immaginare gli utilizzi cui i nostri lungimiranti governi potrebbero pensare per le nuove tecnologie che ci venissero donate.
Sono troppo pessimista? O forse finora nessuno ha mai agito in modo da farmi pensare che possa accadere l’opposto?
Se potessi scegliere io cosa fare, se fossi io l’alieno che giunge su questo pianeta, sarei molto simile al Klaatu di Ultimatum alla Terra, non diffonderei conoscenza ma cercherei solo di educare gli umani al rispetto.
Perché alla fine solo di questo si tratta.
Se c’è rispetto possiamo appartenere a religioni, culture, razze, etnie, paesi, lingue, continenti diversi ma l’uno non tenterebbe di prevaricare l’altro. Non cercherebbe di lucrare sull’altro. Ma da soli, evidentemente, non riusciamo a capirlo.
Spiace vedere che il 90% dei conflitti sono causati dalle religioni. La religione parla di pace e invece avvelena il mondo, ragazzi. Qualunque essa sia. Una visita di una civiltà aliena potrebbe forse aprirci gli occhi anche su questo. Se a visitarci fosse una specie di insetto o di polipo o di vattelappesca hai voglia a dire “a sua immagine a somiglianza”! Paul insegna…
Nel mio piccolo, ai miei figli sto cercando di insegnare solo tre regole: essere cortesi, essere cortesi, essere cortesi.
Basta poco. E’ difficile entrare in contrasto con qualcuno che è calmo, paziente e disponibile.
E’ un piccolo sforzo che tutti potrebbero e dovrebbero fare, facciamoci trovare pronti, e se nessun alieno venisse a trovarci, bè, ci avremmo comunque guadagnato.